Rancho Comancho

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Le porte sono aperte per chiunque ami natura, animali e libertà

Le porte sono aperte per chiunque ami natura, animali e libertà

A Rancho Comancho siamo felici di accogliere chiunque venga con curiosità e determinazione. In qualsiasi periodo dell’anno grandi e piccini sono i benvenuti per assistere alle nostre attività, per guardare i cavalli liberi, per sedersi a leggere un libro della nostra biblioteca, per bere qualcosa in compagnia e per contarsela su sulle cose del mondo e dei cavalli.

Chiunque voglia poi provare a incontrare i cavalli deve solo chiedere: Sacha o Marco saranno felici di spiegare i fondamentali della monta da lavoro e anche di far salire in sella per la prima volta chi voglia scoprire la propria attitudine. Questa prima occasione è sempre gratuita ed è offerta volentieri ai grandi e (specialmente) ai piccoli.

Per montare regolarmente, per fare lezione, per uscire a cavallo un’ora come una settimana bisogna invece diventare soci. E’ facile, costa poco e garantisce a entrambi (il club e il nuovo amico) che tutto venga fatto in sicurezza e secondo le regole (ogni incasso è registrato e accompagnato da ricevuta).

I due lupi, parecchi anni fa

I due lupi, parecchi anni fa

Per prima cosa gli istruttori valutano le capacità del nuovo socio (senza offesa per chi già è esperto) per decidere quale cavallo affidargli, quale corso seguire se necessario, quale programma di lavoro impostare.

Salire su un cavallo significa infatti accettare la responsabilità del condurlo e del condursi: purtroppo nei maneggi molto spesso persone senza alcuna esperienza vengono fatti salire su un cavallo e portati “in gita” sin dalla prima monta.

Noi non abbiamo cavalli da soma su cui caricare “sacchi di patate”: noi abbiamo cavalli veri su cui vogliamo far salire cavalieri. Andare a cavallo è attività bellissima ma rischiosa e vogliamo che chi pratica l’equitazione con noi sia ben coscente di questi rischi e ben preparato

Rancho Comancho è Affiliato SEF

Rancho Comancho è Affiliato SEF

All’aspirante socio è richiesto di leggere e di controfirmare statuto, regole di scuderia e liberatoria per la privacy. Fatto questo, il versamento della quota sociale sancisce l’ingresso in Rancho Comancho e il socio può cominciare la sua vita a cavallo con noi (se non ha già il patentino CONI, verrà tesserato da noi con SEF (serve il certificato medico): Rancho Comancho è un centro ippico riconosciuto da SEF e da ENGEA).

La scuola è il primo passo. Siamo severi, tignosi e anche insistenti: per divertirsi bisogna prima sudare. Per questo i nostri allievi riescono bene in qualsiasi stile di monta o specialità vogliano cimentarsi dopo essere passati da qui. Imparano a essere un tutt’uno con il cavallo, non ad andare a cavallo.

Senza sella per capire l'equilibrio

Terza lezione: senza sella per capire l’equilibrio

Per ottenere questi risultati è fondamentale un fatto: tutte le nostre lezioni sono sempre e solo private: un allievo, un istruttore, un cavallo (qualche volta due). Sono troppe le cose da vedere, dire, fare perchè un maestro possa seguire con efficacia più di un allievo alla volta. Allenamenti, gite, giochi, tutto il resto può essere fatto in gruppo: la scuola no.

Per i principianti assoluti il corso iniziale, successivo al primo incontro con il cavallo, prevede dieci lezioni, ciascuna di durata variabile a seconda di come vanno le cose per cavallo e cavaliere (inutile insistere quando non si è presenti, inutile smettere quando si va alla grande: solo per i più piccoli le lezioni non superano mai la mezz’ora). Al termine del corso ciascun allievo sarà in grado di essere completamente indipendente nel suo rapporto con il cavallo, dentro e fuori il recinto, prima e dopo la cavalcata (per i più piccoli, ovviamente, un aiuto è sempre necessario, ma solo per le cose che non riescono a fare per motivi di dimensioni, non di capacità).

Tra una lezione e un’altra possono essere necessari degli allenamenti, delle ripetizioni specifiche su un determinato tema: queste sono svolte autonomamente dall’allievo, anche in gruppo, con la costante supervisione dell’istruttore per motivi di sicurezza.

Nel corso intensivo si segue il cavallo in tutto, anche assistendo il maniscalco

Nel corso intensivo si segue il cavallo in tutto, anche assistendo il maniscalco

Per i più tonici anche fisicamente esiste un corso intensivo di una settimana in cui, ospiti di Nine del Lobo, gli allievi assumono tutte le dieci lezioni, vivendo e lavorando al ranch 24 ore al giorno (volendo anche in full immersion d’inglese).

Ovviamente ci sono molti che arrivano al ranch dopo aver già provato l’emozione di una passeggiata o anche dopo mesi di scuola in vari stili e specialità. Anche loro verranno esaminati dagli istruttori del ranch e probabilmente potranno cominciare a uscire in passeggiata senza dover fare il corso. Probabilmente, ma non di certo: in oltre vent’anni di esperienza abbiamo visto che, purtroppo, sono poche le persone capaci di vivere il cavallo davvero, fuori dagli schemi, dagli esercizi prefissati, capaci di richiedere e ottenere qualsiasi cosa in qualsiasi situazione dalla propria cavalcatura. Di solito sono proprio queste persone le prime che, una volta saliti su uno dei nostri cavalli, chiedono di seguire il corso, consapevoli di quanto ancora loro manchi e, magari, di quanto abbiano rischiato avventurandosi in passeggiata senza essere preparati a farlo.

Ecco, dallo statuto, come si diventa soci di Rancho Comancho (per informazioni o per fissare visite e incontri telefonare allo 0524 57 86 58 oppure scrivere a ranchocomancho@ninedellobo.com.

Soci Effettivi
Sono Soci Effettivi tutti coloro che, su proposta di almeno due soci, Fondatori o Effettivi, ne abbiano fatto richiesta al Consiglio Direttivo e la cui richiesta sia stata accolta.
La loro accettazione da parte del Consiglio Direttivo deve essere confermata dalla maggioranza semplice dell’Assemblea.
Per divenire Soci Effettivi è necessario presentare domanda di ammissione contenente:
indicazione del nome e cognome, luogo e data di nascita, residenza, Codice Fiscale, stato e professione: nomi dei soci presentatori; impegno di attenersi alle norme dello Statuto, del Regolamento ed alle deliberazioni degli Organi Sociali.
L’accettazione della domanda comporta il diritto immediato a ricevere la tessera sociale di Socio Effettivo dietro versamento della specifica quota annuale. Nel caso in cui la domanda venga respinta, l’interessato può presentare ricorso, sul quale si pronuncia in via definitiva ed insindacabile il Consiglio Direttivo, alla prima convocazione.
I Soci Effettivi partecipano alle Assemblee Generali, con diritto di voto.
Soci Aspiranti
E’ Socio Aspirante chiunque ne faccia richiesta e versi la quota relativa.
La qualifica di Socio Aspirante è valida tre mesi: può essere rinnovata su richiesta.
Sono altresì Soci Aspiranti tutti coloro che, tesserati per Associazioni riconosciute dal Consiglio Direttivo come “affiliate”, ne facciano richiesta: sono esentati dal pagamento della quota relativa alla qualifica.
I Soci Aspiranti partecipano alle Assemblee Generali, ma non hanno diritto di voto.


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I tanti perchè di un club

Per la maggior parte dei suoi oltre vent'anni, Rancho Comancho è stata un'idea e basta, resa reale dalle persone che ci stavano dentro, intorno, attraverso. Nato sul finire del 1989 a Caprigliola sulle Alpi Apuane, Rancho Comancho ha cercato di insegnare a centinaia di persone una strada vecchia come il mondo, quella percorsa da uomo e cavallo insieme. Ciascuno al suo posto, enormemente diversi, ma insieme, in qualche modo necessari gli uni agli altri, uomini e cavalli. Niente romanticismi né pietose bugie sull'intelligenza del "nobile destriero", ma nemmeno immotivata violenza o stupida e presunta superiorità. Niente di nuovo, niente di diverso di quel che accade tra esseri umani, con la sola complicazione di lingue, realtà, percezione del mondo completamente diverse. Verrebbe da dire incompatibili, ma non è così, come la storia pratica e quella scritta, da Senofonte in poi, ha dimostrato.
Andare a cavallo significa diventare cavalieri e questo, volenti o nolenti, crea un mondo diverso, fatto di attenzioni, riti, necessità, cultura, forza, delicatezza, durezza... Verrebbe da scrivere una parola abusata e inabusabile, zen: forse il cavaliere lo è davvero, permeabile e impermeabile, opaco e trasparente.
Si capirà bene che con questo atteggiamento mentale Rancho Comancho non avrebbe mai potuto essere un maneggio. Si vogliono formare cavalieri, non clienti. Visione del mondo, regole condivise ma inflessibili, attenzione ai particolari, studio e applicazione al solo fine di essere cavalieri. Certo: risate, divertimento, avventura, mangiate, racconti ed eccitazione prodotti dalla forza e dalla velocità dell'animale che si diventa, insieme, cavallo e cavaliere. Ma consapevolezza dei propri limiti, del proprio aver bisogno dell'altro, della propria inevitabile solitudine.
Rancho Comancho, come avrebbe potuto essere un maneggio?
Din dal nome, scelto per farsi ricordare e per ricordare. Asincrono rispetto al mondo in cui si vive e insieme ossimoro storico dell'essere scuola di uno stile di monta creato da chi ne ha distrutto l'origine, i Comanche, Nemenah, il popolo guerriero che da solo ha tenuto in scacco per oltre cento anni Spagna, Messico, Francia e Stati Uniti, oltre che tutte le altre nazioni indiane del Sud Ovest: Un popolo guerriero, agli occhi dell'Occidente orribilmente crudele, che non conosceva il verbo arrendersi, ma che in pochi decenni aveva imparato dei cavalli tutto quello che il mondo aveva impiegato millenni a capire. Un popolo senza scrittura, senza governo, senza leggi, capace di uccidere e sterminare, ma anche di accogliere chiunque nel suo grembo come parte di sè...
Come poteva Rancho Comancho essere un maneggio?
Nei suoi oltre venti anni di storia, si diceva, è stato ciò che faceva: scuola di centauri, centro di addestramento alla doma etologica, centro culturale, organizzatore di grandi feste insieme all'altrettanto inesistente e presente Tex Willer, luogo di raccolta e fuga per scrittori, muscisti, intellettuali, sportivi, tutta gente che lavorava anche in quasiasi campo della pratica quotidiana ma che a Rancho Comancho era, e basta.
Adesso Rancho Comancho ha anche un nome e cognome su una carta di identità: è una associazione senza fine di lucro, ha una partita IVA, ha i caschi per i bambini e le tessere del CONI e anche gli attestati tecnici di questo e di quello.
Attenti, però, perchè l'abito non fa il monaco.
Quanah Parker, figlio di un Comanche e di una donna bianca, è stato l'unico "grande Capo" dei Comanche, diventandolo quando già vestiva come i bianchi, viveva in una casa in legno e muratura. Parlava l'inglese e veniva visitato da Senatori e Membri del Governo USA, lo stesso i cui uomini aveva massacrato per anno difendendo la sua, la loro, idea del mondo.
E nessun trattato di pace è mai stato firmato con un popolo, come i Comanche, che non è mai stato uno, ma ognuno.

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