Rancho Comancho

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I pancakes di Sacha, ecco che cosa vi perdete a non dormire al Ranch!

Quando lo chiamiamo Bed & Brunch, ci sarà un motivo, o no?

Quando lo chiamiamo Bed & Brunch, ci sarà un motivo, o no?

English Abstract at the End of the Post

La prova di che cosa sia la prima colazione nel Bed & Brunch di Rancho Comancho l’abbiamo dovuta rubare da Face Boook (dove adesso si ripeterà in automatico), perchè così succede, a volte, in famiglia… Ma non potevamo non rimettere a disposizione del mondo intero la consapevolezza di quanto si perde che non si ferma anche a dormire da noi.

Questa edlla foto sopra, poi, è la dose della sola Lupetta: per gli amici di solito esagera e ne fa di più, molti di più… Le informazioni su costi e camere le trovate qui: per i soci e i cavalieri (di qualsiasi sesso ed età) che volessero avere delle offerte personalizzate bipedi/quadrupedi, compilate il modulo piùi n basso. Grazie e a presto!

This is just a taste of the usual Brunch in Rancho Comancho: It’s Sacha’s early morning serving. She cooks much more of them for our guests. One of the many reasons to come in our place for more than one day. Special offers for riders with their own horses. For info, fill the form. See you soon!

In attesa di primavera, arriva Rocky!

Rocky, anziano ma solido, arrvierà presto al Ranch

Rocky, anziano ma solido, arriverà presto al Ranch

Una buona notizia, sperando serva a sbloccare almeno la voglia di cavalcare, se non il tempo infame che ci accompagna. Visti i tanti bambini che ormai sono quasi pronti a fare le prime uscite avevamo bisogno di un cavallo anziano, docile ma sano e forte per cominciare a portare fuori i nuovi cavalieri. Grazie all’amica Fanny sta arrivando Rocky. Sacha è stata a conoscerlo ieri e forse avrà anche delle altre sorprese. Per ora di certo c’è che tra poco Rocky sarà dei nostri e dopo il solito periodo di adattamento sarà pronto a scorrazzare i nostri soci, anche i più piccoli, su e giù per le nostre colline.

Grazie Fanny!

Vogliamo Al Gore a spalar neve, a vita!

Cinquanta centimetri di neve in una notte di quasi primavera

Cinquanta centimetri di neve in una notte di quasi primavera

Tra un paio di giorni comincia ufficialmente la primavera. Giusto. Ieri, però, alla faccia del riscaldamento globale, ci siamo beccati un bel 50 centimetri di neve in una sola notte (notare i panni stesi il pomeriggio prima). Certo, diranno che pure questa è colpa di quanto siamo cattivi noi con la natura, ma a noi pare invece non ci si ricordi più di come erano gli inverni solo una trentina di anni fa… Per esempio, in questa valle il cui monte più alto supera a mala pena gli 800 metri, era stata realizzata una pista da sci, con tanto di impianto di risalita. Già, perchè negli anni’70 si dicevano certi, gli scienziati dello stesso genere di quelli che adesso ci vedono di nuovo con le balene a sguazzare in giardino, che nel 2000 sarebbe iniziata una nuova era glaciale.

Sky sommerso dalle neve

Sky perplesso immerso nella neve: dov’è finita l’erba di ieri sera?

Siamo degli scettici? No, siamo realisti come la marea di scienziati che Marco ha conosciuto e intervistato negli ultimi vent’anni: ne sappiamo troppo poco, abbiamo troppi pochi dati per capire se sta succedendo qualcosa e ancora meno per poter dire con certezza da che cosa dipende ciò che sta eventualmente accadendo. Quando era in Antartide, nel 1999, Marco ha visto con i suoi occhi la banchisa essere di due metri più spessa di quel che era stato previsto (come racconta nel suo libro Orizzonte Bianco), mentre in Italia e in Europa si raccontava di come il Polo Sud si stesse sciogliendo (mentre solo in quell’anno scienziati italiani stavano cominciando a rendere possibile misurare lo spessore del ghiaccio sul continente).

Maggie recupera i panni stesi al sole il pomeriggio prima

Operazione recupero dei panni stesi al sole il pomeriggio prima della nevicata

Tutto va bene madama la marchesa, allora? Continuiamo allora a sporcare, sprecare, ristruggere il futuro da soli rovinando il pianeta? Certo che no. E’ un dovere preservare quel che abbiamo. Non solo: è un dovere cercare di recuperare quel che abbiamo già distrutto. Ma questo non significa dover creare mostri di cui aver paura, come se l’umanità fosse composta da bambini che bisogna spaventare con “l’uomo nero” (politicamente corretto, vero? altra menata) o il “bobolo” o che altro: sarebbe ora di cominciare a crescere e dimostrarci degni di questi due o tre miseri strati di cellule grigie dette cortecce cerebrali che abbiamo.

Facciamo le cose giuste perchè sono giuste, non perchè abbiamo paura. La paura uccide (e spalare la neve no, se il cuore è a posto: quindi, caro Al Gore, ti aspettiamo qui da noi, appena hai finito di parlare ai portafogli di chi ti aiuta!).

Una ricetta rubata al B&B di Nine del Lobo: Torta al cioccolato piccante

Here the Hot Chocolate Cake Recipe In English

Forse non tutti sapete che Rancho Comancho sta di casa in un tempio mondiale del peperoncino, Nine del Lobo. I nostri cavalli pascolano senza paura a due passi da peperoncini quasi due volte più piccanti dello spray urticante della polizia… che sono anche i più buoni del mondo. Sul sito aziendale (che sarà tra poco completamente rinnovato) Maggie e Marco hanno cominciato a pubblicare settimanalmente ricette offerte ai nostri ospiti così come altre lanciate dal sito più importante nel mondo piccante, il Fiery Food, curato da Dave DeWitt, il Papa del peperoncino, l’amico che firma in esclusiva tutti i prodotti di Nine. Visto che West, cavalli e vita piccante stanno bene insieme, abbiamo pensato di farvi cosa gradita passandovi il link per una splendida torta al cioccolato fatta con il Nettare di Habanero prodotto proprio qui (questo è il PDF in italiano e questo il PDF in inglese)

Fateci sapere se vi è piacuta…

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