
Libero, Riot ormai segue Sacha ovunque, pur di starle vicino
English Abstract at the End of the Post
Ecco qui sopra Riot, riveduto e corretto. Buon cavallo, disponibile, giovane, preparato da reining… fuori di testa per tutto il resto, o quasi (parere del Lupo), non appena fuori dal recinto di lavoro. Nelle uscite, impennate, scatti, salti, nervosismo, rifiuti e chi più ne ha più ne metta: niente di particolarmente terribile per chi sa come andare a cavallo come Sacha, ma le passeggiate devono essere altro e il lavoro nel ranch pure.

Riot sapeva tutto di stop e spin, ma non sapeva salire sul ponte
Nonostante la nota pazienza del Lupo, ecco qui sopra il massimo tragitto che Riot accettava di fare sul ponte, per esempio. Inevitabile Sacha decidesse di ripartire da zero, alla nostra maniera: essere un buon cavallo da reining non basta, a Rancho Comancho devi essere un bravo compagno di lavoro. I risultati hanno cominciato a farsi vedere, come sempre, sin dalla prima sessione in tondino. Ripartito, nudo e libero, Riot ha cominciato cercando di scalciare l’istruttore, sfuggendo, non rispettandolo, ma… solo due ore dopo era come un agnellino con il capo appoggiato sulla spalla di mamma e papà.

Un grazie ben meritato per aver raggiunto Sacha, chiamato, passando sull’ostacolo
Dopo qualche altra ora di lavoro a terra prima e montato poi da Sacha senza redini e senza speroni, eccolo finalmente capace di affrontare anche su quella terribile tettoia mangiazoccoli! Per non parlare del fare volte, stop, back senza sfiorare le redini, senza bisogno di speroni, imparando a seguire i minimi movimenti di Sacha e la sua voce.
Bravo Riot, ma soprattutto brava Sacha a riprenderlo per dargli quel che gli mancava, il rapporto. Certo, ci sarà ancora moltissimo da fare, ma la strada è aperta (vero, il discorso per fare poi gare di reining è tutta un’altra cosa, ma senza le fondamenta, non ci sono case che reggano al tempo).
Riot is a young and well trained reining horse, but he was too nervous, scared and suspicious any time we were working with him in the paddocks or in a trekking. You can see he didn’t even want to pass the bridge… So Sacha decided to start from scratch. No reins, no saddle, completely free into the ring, Riot began his first work session kicking, searching the trainer, jumping… Two hours later was resting his head on the trainer’s shoulder. A few more sessions and here he is, as you can see, walking over the obstacles, just to stay close to Sacha. Mission accomplished (this for real, even though we know it will be a long path). Well done Riot, well done Sacha!