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Finalmente abbiamo il sito commerciale
Dopo mesi interminabili siamo finalmente arrivati a realizzare il nostro sito commerciale. C’è voluto veramente tanto tempo e ce ne scusiamo, ma non è stato facile mettere insieme in maniera sensata tutte le nostre attività (e ne mancano ancora).
Il sito raccoglie infatti non solo le offerte di Rancho Comancho, ma anche quelle di Nine del Lobo, ovvero dell’azienda agricola che ci ospita, di Useful English, la nostra scuola di inglese, e di Alle figlie del Lupo, il nostro Bed & Brunch.
Una volta entrati nelle nostre pagine del nuovo sito cliccando sull’immagine in alto o qui, fate un giro per scoprire che cosa d’altro potete fare e acquistare da noi.
Ricordate però che acquistare sul Web è comodo, ma è molto meglio muoversi e venire a trovarci!
Tra i monti e fino al mare
Rancho Comancho è nella posizione ideale sia come stazione di posta per i sentieri del basso appennino parmense, sia come punto di partenza verso il mare (magari proprio verso la propria vecchia sede a Caprigliola, sulle Alpi Apuane).
Rancho Comancho organizza per i propri soci e amici gite che vanno da un’ora a una settimana e garantisce il servizio di guida per chi volesse fare base da noi con i suoi cavalli per le proprie avventure.
Nel 2013, visto l’incidente accaduto a Sacha, riprenderemo le uscite in aprile.
Le uscite in giornata. Tutto intorno al ranch esiste una rete di sentieri e mulattiere che ci consente di garantire anche ai soci più inesperti, appena usciti dal corso, di poter provare l’emozione del viaggio a cavallo, anche solo di un’ora.
In un paio d’ore si può fare una bella gita passando da Faieto e Grotta e ritorno, alternando il passo tra gi alberi al galoppino e al trotto. Lo stesso, dalla parte opposta della Valle, scendendo dal castello di Contignaco, risalendo fino alla Pieve di San Giovanni, passando dall’allevamento dei lagotti da tartufo di Marika per poi risalire dal Golf Club.
Appena un poco più sicuri in sella ci si può avventurare per le colline vicine fino a raggiungere qualche buon posto dove fermarsi a mangiare un boccone, passando quattro o cinque ore in sella, tra andata e ritorno, fino a Tabiano, dagli amici del Tondino, o alla Posta di Bacedasco, attraversando lo Stirone.
Appena pronti si può affrontare una gita di un giorno intero tutto intorno al Canate, fino alla sua sommità, fermandosi poi a mangiare una bella bistessa al ranch 4.8 di San Vittore prima di rientrare a casa.
La notte fuori la si può passare dopo aver raggiunto Varano de’ Meregari, dormendo e mangiando da zxzxzzx dopo aver attraversato il Ceno.
Oppure si possono aggiungere giornate, fino a raggiungere Bardi e più in là, dopo il Penna, il Passo del Cento Croci, inserendosi sull’Alta Via ligure per andare verso Ventimiglia, a destra sul passo, o per tornare alle origini di Rancho Comancho, a sinistra fino a Caprigliola, all’estremità occidentale del parco delle Alpi Apuane…
Ci sono una infinità di percorsi sui nostri Appennini, uno più bello dell’altro, che attendono solo che si formi un gruppo di cavalieri in grado di affrontarli. Al resto pensiamo noi del Ranch, dalla guida ai punti tappa, al camion per riportare indietro i cavalli se ci si è spinti oltre la settimana senza voler tornare in sella.
Per tutto questo, per i soci e per chiunque voglia usare il ranch come base di partenza o come posta, basta scrivere per accordarsi a
Il nostro maneggio coperto
Avere realizzato il sogno del maneggio coperto ci consente adesso di essere operativi ogni giorno dell’anno, incuranti del sole a picco in agosto o della neve in febbraio. La struttura sta per essere dotata anche di un ottimo impianto di illuminazione, di telecamere per registrare le lezioni e di impianto sonoro. Sarà disponibile anche per ogni tipo di attività ludica e sportiva.
Abbiamo cercato come sempre di rispettare l’ambiente, limitando al massimo l’impatto visivo della struttura, adagiandola sul fianco della collina e immergendovela fin oltre due metri, racchiudendola poi tra pareti in massi grezzi.
Adesso, nonostante il suo colmo sia a quasi sei metri dal piano di lavoro, il tetto del maneggio è praticamente allineato a quello dei box preesistenti. Per terminare il lavoro, abbiamo montato un impianto di pannelli fotovoltaici da quasi 20 Kw: l’elettricità prodotta viene venduta a ENEL.
Per non farci mancare niente, di fianco alla struttura abbiamo interrato una cisterna da oltre 15 metri cubi per il recupero dell’acqua piovana caduta sul tetto, da usarsi nei campi a valle del maneggio.
I corsi e i camp per grandi e piccoli
A Rancho Comancho si impara a vivere il cavallo come un compagno di lavoro e di avventura e tutti, non importa quanto giovani, devono sapere come curare il proprio destriero in ogni aspetto, dalle pulizie al cibo, dalla vestizione alla cura dei piedi prima e dopo il lavoro. Per questo partecipare a un corso o a un camp settimanale a Rancho Comancho è per i più giovani una esperienza assolutamente formativa, che va ben oltre il solo imparare a muoversi a cavallo indipendentemente (che già non è poca cosa).
A noi interessa quindi che l’allievo impari a vivere con il cavallo: non è nostro compito insegnargli questo o quello stile di monta (anche se usiamo come base quella western), né tanto meno per prepararlo a questa o quella specialità. Vogliamo che diventi consapevole della gioia e delle responsabilità di un cavaliere, sicuro di voler fare solo ciò che è in grado di fare, tutto qui.

Curare i piedi del proprio cavallo è un dovere
I corsi. La durata di un corso base è di dieci lezioni, più l’approccio iniziale che da solo richiede una mezza giornata di tempo. Le lezioni sono codificate in una progressione logica che va dalla presa del cavallo in libertà all’acquisizione delle capacità necessarie per condurlo su ogni terreno, da soli o in gruppo, in sicurezza.
Questo significa che l’allievo impara i fondamentali necessari a curare il cavallo prima, durante e dopo il lavoro; a valutarne le condizioni fisiche generali; a vestirlo e spogliarlo; a gestire il proprio corpo in assonanza con quello dell’animale in termini di equilibrio, postura, atteggiamento; a controllarne le reazioni in rapporto alla situazione ambientale, agli altri animali e persone, al terreno circostante; a gestirlo all’interno e all’esterno del maneggio secondo le regole vigenti e il buon senso. In aggiunta, a tutti gli allievi vengono somministrate le nozioni basi di orientamento e pronto soccorso.
Ovviamente l’aver conosciuto questi fondamentali non significa averli acquisiti e niente potrà mai sostituire il tempo passato in sella o accanto all’animale: non si diventa cavalieri con la testa sui libri, ma con il sedere sulla sella. Il corso è quindi l’inizio di un sentiero, non un punto di arrivo, ammesso che ne esista uno.
Per tutti, grandi e piccoli, si tratta di una occasione formativa eccezionale, veicolata dalla passione e dal piacere dell’essere a cavallo.

Lavoro in coppia durante il corso base
Il corso di dieci lezioni può essere assunto anche nella sua forma più intensiva, in una sola settimana, ma questo solo per allievi dai 14 anni in su.
Ogni lezione deve essere completata con successo per passare alla successiva: può quindi essere necessario effettuare “ripetizioni” o allenamenti in arena, sempre sotto il controllo dell’istruttore che si limiterà però solo a garantire la sicurezza del lavoro. In questo caso più allievi possono cavalcare contemporaneamente nella stessa arena.
Una volta terminato il corso, il cavaliere potrà partecipare liberamente a tutte le attività equestri del club, comprese le uscite in compagnia (sempre con accompagnatore).
Terminato il corso base il cavaliere può continuare l’apprendimento con altre lezioni centrate su aspetti particolari di questa o quella disciplina. Con il crescere delle sue capacità si potranno studiare esercizi e uscite sempre più complesse e di maggior durata.